“VENEZIA DA TERRA”, UN GIORNO ANCHE A SOSSANO?


Per chi non ha avuto occasione di partecipare, la rassegna “Venezia da terra” (www.veneziadaterra.it) é una delle più originali rassegne per raccontare in chiave culturale le bellezze del territorio Bassovicentino. Organizzata nell’ultima settimana di settembre da Comuni di Campiglia, Orgiano e Pojana Maggiore, ha visto aggiungersi quest’anno anche il Comune di Noventa Vicentina: con una serie di appuntamenti dedicati a esplorare i nostri luoghi, la storia del Veneto e delle sue piccole comunità.
L’anno prossimo anche il Comune di Albettone si unirà al festival, giunto quest’anno alla quinta edizione: vorremmo che anche il nostro paese vi aderisse, abbiamo bisogno di iniziative del genere nel nostro paese che ci arricchiscono e permettono di far apprezzare i luoghi di cultura che anche Sossano possiede.

Intervista a Carla Dovigo dal Basso Vicentino di Maggio

Intervistiamo Carla Dovigo, candidata sindaco per la lista civica “Sossano Lab” a Sossano. Alle elezioni di domenica 26 maggio, si troverà a fronteggiare la lista con simbolo “Lega” del candidato sindaco Enrico Grandis

Partiamo da una dato statistico: per la prima volta nella storia, Sossano ha un candidato sindaco donna.

«Questa cosa non deve affatto stupirci. Altri Comuni attorno a noi hanno tuttora o hanno avuto in passato delle donne in prima linea. Al di là delle differenze di genere, contano poi le competenze non solo di chi sta davanti, ma di tutto il gruppo che sostiene il candidato sindaco».

Cosa significa il nome Sossano Lab?

«Nel linguaggio moderno e dell’innovazione, “Lab” sta per laboratorio, la fucina dove nascono idee e nuovi progetti. È in sostanza il pensatoio in cui si è ritrovato un gruppo di 40 persone, da cui poi sono stati scelti i 12 candidati».

Nessun apparentamento con qualche partito politico?

«Assolutamente no. La nostra è una lista puramente civica, lontana dalle logiche dei partiti: in un paese come il nostro bisogna saper unire le forze e superare le divisioni.
Solo creando un clima di fiducia e collaborazione tra cittadini si può ambire a progetti importanti ed esprimere al meglio le potenzialità del nostro paese».

Quale motivazione vi ha portato a presentare la vostra lista?

«Pensiamo che a Sossano serva un nuovo entusiasmo, che si rende necessario quando si chiude un ciclo: l’amministrazione Caoduro in carica da 10 anni ha perso le proprie energie. Il nostro paese negli ultimi anni si è spento e ha semplicemente bisogno di tornare a credere nelle proprie potenzialità».

A cosa si riferisce?

«Sossano sta vivendo un periodo di stallo e indecisione. Prima l’entrata, poi l’uscita dall’Unione Comuni Basso Vicentino ha allontanato la gente dal Comune e portato trascurabili vantaggi; per contro, abbiamo dovuto mantenere due Enti pubblici anziché uno. Si potevano associare i servizi senza costringere i sossanesi – peraltro, a loro insaputa – a rivolgersi spesso altrove per vedere soddisfatte le loro necessità».

Da dove dunque intendete ripartire?

«Il primo vero obiettivo che ci poniamo è rendere i cittadini attivi e protagonisti, in grado di dare ciascuno il proprio contributo. Spetta proprio alla Amministrazione comunale creare queste condizioni: operando con trasparenza, informando periodicamente i cittadini e rendendoli così partecipi del bene comune. A questo proposito, proponiamo ad esempio di ripristinare un notiziario comunale che in paese non si vede da 8 anni, di installare display informativi, di creare delle Consulte di confronto coi cittadini».

Negli ultimi anni la Pro loco ha chiuso e sono di conseguenza mancate iniziative di spessore in paese.

«Non è certo colpa dei volontari, che già hanno versato molto impegno. Altre associazioni si sono in seguito attivate con iniziative di successo in paese. È già un ottimo segnale, e intendiamo dare continuità favorendo il coinvolgimento di un numero più ampio di cittadini nelle associazioni e negli eventi. Ecco perché nel nostro programma, prevediamo l’istituzione di un ufficio di riferimento per tutte le associazioni, che sbrighi le pressanti pratiche burocratiche e che agevoli quindi la realizzazione di iniziative che animano la vita in paese».

Quali altri punti importanti proponete nel vostro programma?

«Il nostro programma è on line al sito www.sossanolab.it/programma che tutti possono vedere. Evidenzio che intendiamo rispondere esattamente alle richieste fatte dai cittadini e dalle rappresentanze: tra febbraio e aprile, abbiamo tenuto 6 incontri con associazioni ricreative, sociali, economiche, parrocchiali e con i negozianti in paese. Una cosa inedita a Sossano, ma per noi è stato fondamentale confrontarci con loro prima di presentare il nostro piano di azioni per l’avvenire».

Affermate che le famiglie sono al centro del vostro programma: in che senso?

«Certamente: pensare alle famiglie significa prendere a cuore i bisogni di tutte le fasce di età. Nel nostro gruppo ci sono molti genitori, che pensano al futuro dei propri figli ma anche alla serenità dei loro padri. Abbiamo perciò in programma diverse proposte per lo studio, l’economia familiare, i servizi, i trasporti, le proposte ricreative, iniziative per la terza età: tutti bisogni che una famiglia si trova ogni giorno ad affrontare».

A proposito di fasce di età: quali proposte avete per giovani e anziani?

«Sono anch’essi al centro del nostro programma. Ai giovani vogliamo dare la possibilità di esprimersi e valorizzare le loro competenze. In merito agli anziani, puntiamo a mantenere quanto già viene organizzato per loro: i servizi di assistenza, le attività pomeridiane in Villa Gazzetta, le occasioni di incontro. Poi pensiamo al loro benessere: al palasport di Sossano organizzeremo corsi di fitness agevolato per aiutarli a mantenersi in forma!».

Cosa puntate inoltre a valorizzare in paese?

«A Sossano abbiamo un patrimonio invidiabile di impianti sportivi, un monte per le escursioni, luoghi di culto e l’eremo di San Teobaldo, ricchezze enogastronomiche e altri luoghi di interesse naturalistico. Magari lo ignoriamo, ma sono molti i visitatori che vengono nel nostro paese ad ammirare le nostre bellezze. C’è un filo rosso che intendiamo creare per unire tutti questi punti di interesse: puntare con decisione sulle piste ciclabili, che sono le moderne vie di collegamento e di afflusso sempre più costante di turisti».

Un programma insolito e ambizioso. Con quali risorse economiche intendete sostenerlo?

«A chi ci chiede “dove trovate i soldi?”, rispondiamo che ci sono fin troppi contributi pubblici a disposizione che bisogna saper cogliere senza pesare sulle tasche dei cittadini. Contiamo perciò nella capacità di predisporre progetti, da spendere prontamente non appena si presentano opportunità di finanziamento. Prova ne è che molti Paesi attorno a noi hanno saputo sfruttare queste occasioni, ammodernarsi e portare avanti iniziative che si ritenevano impensabili.»

Un’ultima domanda: qual è il punto di forza della vostra lista?

«Il nostro è un gruppo che negli ultimi 2 anni si è trovato costantemente, analizzando progetti e studiando diverse soluzioni. Siamo quasi tutti alla prima esperienza politica ma lo riteniamo un vantaggio: lavoreremo con entusiasmo e senza interessi di parte. Per noi conta la logica del gruppo, dove ognuno può mettere in gioco le proprie competenze unicamente allo scopo di far crescere il nostro paese».

Nuove piste ciclabili in Val Liona




Nel Comune di Val Liona (recentemente nato dalla fusione tra i Comuni di San Germano e Grancona) si avvieranno alcuni lavori per la realizzazione di piste ciclabili. La volontà è quella di collegare i due paesi originari.
In tutto il Basso Vicentino potrebbe essere realizzata una rete ciclabile che collega capillarmente i principali paesi e le frazioni, altri Comuni lo stanno facendo accedendo a finanziamenti. Serve una riflessione anche a Sossano, nel cui territorio non esistono percorsi ciclabili interni. Quali secondo voi sono necessari?