
Si chiude in questi giorni la “Settimana dell’amministrazione aperta”, iniziativa nazionale che invita tutte le pubbliche amministrazioni ad essere più trasparenti e aperte ai cittadini (http://open.gov.it/). Di fronte a ostacoli come burocrazia e formalismi che spesso allontanano i cittadini dalla politica, questa manifestazione intende recuperare la fiducia della gente verso le istituzioni. Come?
Suggerendo alle amministrazioni buone prassi che permettano ai cittadini di conoscere il loro funzionamento e operato. Soprattutto diffondendo la cultura della partecipazione: “cittadini, società civile e imprese devono essere coinvolte nei processi decisionali e nelle politiche locali contribuendo con idee, conoscenze e abilità al bene comune e all’efficienza delle amministrazioni“.
Tutto ciò riguarda anche le singole Amministrazioni comunali? Certamente, ogni Comune dovrebbe dialogare con i propri cittadini permettendo loro di essere periodicamente aggiornati sulle scelte operate: attraverso ad esempio un notiziario cartaceo che a Sossano non si realizza più da anni (http://www.sossanolab.it/2018/12/tempo-di-natale-e-di-bilanci/). Per citare un caso, siamo prima entrati e poi usciti dalla Unione Comuni Basso Vicentino senza alcuna comunicazione pubblica e ufficiale: uno dei risultati è stato che i cittadini hanno perso il contatto con il proprio Comune di riferimento (http://www.sossanolab.it/2018/12/anno-nuovo-organizzazione-nuova-si-esce-dallunione-dei-comuni/).
Pertanto pensiamo che chi governa un paese debba parlare ai cittadini: non sono questi che devono bussare alla porta del Comune per ottenere informazioni, è il Comune stesso che dovrebbe darle. È questo il modo per aumentare il senso di appartenenza dei Sossanesi al loro paese.